ANTALGICA
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La legge 38 del 2010 sanciva il diritto di non soffrire e gettava le basi per la terapia del dolore. Di fatto, veniva riconosciuta una nuova disciplina, la terapia del dolore, distinta dalle cure palliative, che avrebbe dovuto gestire e prendere in carico malati con dolore cronico, definito come il dolore che persiste e ricorre per più di 12 settimane indipendentemente dalla causa. Otto anni dopo, con il DM 21 novembre 2018, si è compiuto l’iter di riconoscimento della disciplina con l’introduzione di uno specifico codice per la rilevazione delle attività ospedaliere sulla terapia del dolore (codice 96).
Il quadro che emerge oggi si riflette in una mancanza di conoscenza sull’attività della terapia antalgica che non identifica la semplice erogazione di cure, bensì la individuazione di percorsi di diagnosi, di terapia, di riabilitazione e di gestione specifici per la persona affetta da dolore acuto persistente, ricorrente o cronico. In particolare, la terapia dolore non va intesa come mera esecuzione dei trattamenti, bensì come “Medicina e Terapia del Dolore”, valorizzando pertanto le diverse fasi, tra loro complementari, di diagnosi e terapia.
Inoltre a livello amministrativo si evidenzia la mancanza di chiarezza nell’ambito intra e inter- regionale, per cui la disomogeneità di codifica si riscontra fino al livello del singolo centro. Tutto ciò, in mancanza di un flusso identificabile per codice di branca, porta ad alla incapacità di fornire dati epidemiologici concreti sulle necessità della popolazione e sul volume di attività dei centri di terapia del dolore.
L’obbiettivo di questo primo “incontro“ delle Terapie del Dolore della Regione Lazio è quello di costruite la tanto utopica “RETE territoriale” e di dare visibilità alla Disciplina che ha come potenziale bacino di utenza una popolazione enorme, basta pensare che tra il 21,7 e il 26% della popolazione italiana si stima sia affetta da una qualsiasi tipologia di dolore cronico, ovvero un italiano su 4 e quasi 13 milioni di persone.
L’unione fa la forza!